PROFEZIE DEL BEATO BARTOLOMEO DA SALUZZO: ☀️☀️☀️
"E tu, Italia mia, Che sei ribalda e ria, E guerra e carestia Sopra di te s’invia.
Già già veggo la spada Che a te sen viene, o Roma, A te che la gran soma Di Pietro porti.
O tu che siedi Sopra il gran soglio, Oh qual cordoglio Ti sovrasta, e Di quanti uccisi e morti Vedrai correre il sangue!
E tu che esperto Dopo ne verrai, Ancor tu griderai, Ma invano.
Come mai saran ridotti i pastori, ed i prelati ! Legati, imprigionati Ed in esilio mandati!
Ah ! Monache; preti e frati Se viver non cangiate, Voi pur sarete rovinati !
Non dirò in palese, Nè il mese, nè l’anno Che verrà sì gran malanno Pel chiericato Sì mal costumato ;
Dopo il dì d’Antonio il santo Comincierà il gran pianto: Per tre giorni intieri Farassi grande stragi Per tutti li sentieri.
Firenze bella e Napoli gentile, Divenuta ciascuna un porcile Coll’empia e sporca Roma, Tutte tre sarete dome E porterete grande soma.
Dopo il dì di sant’Antonio S’udirà l’orrendo encomio, Si vedrà come ben doma Diverrà la sporcà Roma.
Nelì’Orto e nell’Occaso Vedrassi poi un segno orrendo, Bigio, bruno ed oscuro E non sarà sicuro Il lupo nella tana.
Muggendo come un toro Verrai il Turco e il Moro Facendo grande strage Col ferro e con le brage. E diranno : ammazza, ammazza Questa cattiva razza.
Roma, ogni tuo potere, Di vetro diverrà, Perchè' il divin volere In te scarso sarà.
Guardati che i nemici tuoi Saran presti a venire, Ma pòi lenti a partire.
Appressandosi il tempo della rinnovazione della Chiesa sarà invasa l’ Italia da barbare genti, Roma oltre ogni credere dovrà soffrire.
In quegli ultimi tempi sarà il martello della Chiesa romana quella Potenza che altre volte ne fu il sostegno; sarà allora posta sotto tribato la Chiesa, e flagellata ne’ suoi ministri per non voler cedere i beni temporali.
Di ogni ceto si farà strage, ma in modo speciale del clero.
La Chiesa futilmente si armerà di armi spirituali contro l’Imperatore alemanno, fulminandolo d’interdetto, il quale invece di sottomettersi, si dividerà dalla stessa collo scisma , e si collegllerà poi ai Turchi , agli eretici e agli infedeli per desolarla.
Priverà del regno il Pontefice, e to- glierà ai sacerdoti, ai prelati ed ai sudditi i loro tesori, e ne condurrà molti in cattività senza speranza ‘di liberarsi.
Siccome la perfida sinagoga de’ Giudei fu data da Dio nelle mani de’ Romani onde fosse punita, così allora egli consegnerà nelle mani degli Alemanni, degli eretici, e dei pagani la Chiesa romana, che la flagelleranno credendo di prestare ossequio a Dio.
Con ciò non vorrà egli la sua distruzione, ma che dopo la purga sorga più bella é faccia buoni frutti.
Le sette dei falsi cristiani ed eretici copriranno la terra colle tenebre dell’errore (V. Apocalisse cap. 9), e la Chiesa piangerà la perdita di tanti suoi figli che dal di lei seno strapperà l’eresia.
Gl’infedeli conculcheranno prima la chiesa greca, poscia la latina.
Si ribelleranno molti vescovi, frati e sacerdoti, e pugneranno contro i predicatori della verità.
Dall’ Imperatore sarà fatto pontefice il capo degli eretici, che sarà un anticristo mistico, fingendo una santità impareggiabile, e terrà in Roma la sua sede.
Dio farà regnare (Giobbe 34) un ipocrita, a cagione dei peccali del popolo.
Perseguiterà a morte i predicatori della verità, dei quali molti fuggiranno, e ritorneranno quando occuperà la sua sede un’ altro iniquo.
In brevissimo tempo saranno uccisi tre pastori, e per quasi tre anni la Chiesa rimarrà priva del suo capo , sarà in tale spazio di tempo quasi ridotta al nulla.
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